Jump to content
íslenska

La corona d´alloro

La corona d´alloro
Author
Thor Vilhjálmsson
Publisher
Iperborea
Place
Mílanó
Year
2011
Category
Italian translations


The Novel Sveigur (The Wreath) translated to Italian by Silvia Cosimini.



 



From the book:



Fu solo molto tempo dopo che il fanciullo scoprì in cosa consistevano i doveri dei monaci, che li tenevano sempre così impegnati. Fu quando frate Sveinn gli spegò come i confratelli fossero obbligati a montare una guardia che non potevano mai abbassare. Per questo celebravano gli uffici divini di notte e di giorno, ed erano stati incaricati da Dio di salvaguardare ciò che Lui aveva affidato loro, e di proteggerlo in qualità di suoi soldati e custodi. Combattenti nei loro alloggiamenti, pronti a dedicarsi a quanto Iddio chiedeva; con la mente aperta dovevano trovare dentro di sè ciò che Lui aveva in mente per loro. C‘erano momenti dedicati alla preghiera, in cui dovevano essere disposti a recepire tutto quello che Dio poteva far loro assimilare. E l‘ufficio divino serviva a liberare la mente da qualsiasi altra cosa che non fosse servire Dio, e a recepire il suo messaggio in lucida coscienza, ad accettare la forza della grazia del Signore e conservarsi purificati, con una condotta retta e onesta in modo da poter accogliere la Sua potenza senza lacerarsi e scoppiare di superiorità, ma piuttosto agendo e veicolando tale energia affinchè altri inesperti e impuri potessero ricevere cure e forza vitale. Il loro ruolo era quello di assicurare che il regno di Dio potesse compiersi e perdurare.



Frate Sveinn gli disse anche che alla Candelora si era a metà via nel buio invernale, verso la luce primaverile: É allora che facciamo circolare i libri tra di noi; tu avrai questo libro, che dovrai leggere e memorizzare, come noialtri facciamo con il libro che ci viene assegnato. Qui da noi non siamo rigidi come dai benedettini, perchè loro sono obbligati a saper discernere quanto sta scritto nel libro entro la Candelora successiva. Ma per noi è più un trastullarsi e svagarsi, perchè ci sembra anche sano esercitare la memoria e acutizzare l‘attenzione. Così ora potrai svagarti anche tu. Ma non sentirti troppo gravato: a noi confratelli fa piacere sapere che sei con noi. Qui possiamo respirare con calma e in profondità, nella pace di Dio; Dio si occupa di ciò che facciamo, Lui pensa a noi, alla bisogna. E non ha niente in contrario se raccogliamo materiale e scriviamo libri. Desidera solo che costruiamo il testo nel modo più appropriato, affinchè suoni bene e riecheggi se letto ad alta voce, e trova preferibile che non utilizziamo più parole del necessario, perchè tutto sia corretto e quanto realizziamo non venga disturbato da dati superflui. Possiamo anche essere indulgenti, se parlando sconfiniamo nel dilettevole; allo stesso tempo tuttavia è bene pensare mentre parliamo, e coltivare tra di noi il materiale che più si confà a creare una bella storia.



(p. 74-75)



 


More from this author

Vite, vite, disait l'oiseau

Read more

Tuer être humain

Read more

Almanacco internazionale dei poeti 1973

Read more

Percorsi

Read more

Das Gezänk über die Menschheit und ihre Erlösung

Read more

Der Maler und die Frau

Read more

Und versuchte zu sinken

Read more

Abend des Hirten

Read more

Der Mann vom Mars

Read more